Filippo Maria Cazzolla
Nel 2018 presenta per la prima volta la sua riproduzione della “Natività di Palermo” nella Basilica di San Savino a Bari, e successivamente nella Chiesa del Purgatorio di Matera, in occasione degli eventi per Matera Capitale della Cultura 2018. Nel 2022, alla “Mostra dell’Impossibile” al Castello di Cavernago (BG), espone un ciclo di 28 opere, riproduzioni fedeli dei capolavori caravaggeschi, consolidando il suo ruolo di interprete della grande tradizione pittorica barocca.
Oggi Filippo Maria Cazzolla si dedica con dedizione all'insegnamento, trasmettendo alle nuove generazioni i segreti e la grandezza del Seicento italiano, il periodo che segnò l’inizio del Barocco. Oltre all’attività didattica, si dedica con passione al restauro di opere d’arte per chiese, enti pubblici e collezionisti privati, portando avanti un’arte che, attraverso il suo talento, continua a vivere e affascinare.
Filippo Maria Cazzolla nasce a Gioia del Colle (BA) il 1° febbraio 1964 e fin da giovane mostra una profonda passione per l’arte e la scenografia. Dopo aver conseguito il diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, inizia il suo percorso professionale collaborando con il Teatro Petruzzelli, dove affina le sue competenze come scenografo attrezzista e scenotecnico. Il suo talento lo porta a partecipare a importanti festival teatrali, come il prestigioso Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, lavorando al fianco di grandi maestri della scenografia come Emanuele Luzzati, Maurizio Balò e Luca Antonucci.




Spinto dalla volontà di perfezionare la sua tecnica, approfondisce la conoscenza dei materiali scenografici, in particolare il legno, sviluppando una padronanza delle tecniche pittoriche, della modellazione prospettica e dell’uso della luce e dell’ombra. Nel 1995 si trasferisce a Bruxelles per frequentare la prestigiosa Institut Supérieur de Peinture Van der Kelen-Logelain, la più antica scuola di pittura della città, dove si specializza nella ritrattistica e nel perfezionismo fiammingo, con particolare attenzione agli effetti pittorici del finto marmo, del finto legno e del trompe-l'œil.




Il suo talento viene riconosciuto anche nel mondo dell’arte contemporanea, arrivando finalista in tre edizioni del prestigioso concorso artistico “Cairo” (2004, 2007, 2013) e nel 2006 al concorso “La Telaccia”. La sua ricerca artistica lo porta ad approfondire il Seicento italiano, con uno studio dettagliato dell’opera di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. Affascinato dalla sua tecnica pittorica, Cazzolla ne acquisisce i segreti e si specializza nella “tecnica caravaggesca”, realizzando riproduzioni a grandezza reale delle opere del Maestro.





